Grafologia: a che età si sviluppano i pregiudizi etnici

pregiudizi etniciIl pregiudizio etnico si impara fra i sei e gli otto anni di età.

Con il passaggio dall’asilo all’età scolare in genere ci si rende conto delle diversità, anche se ultimamente la fascia di età di questa consapevolizzazione si sta abbassando.

I pregiudizi etnici sono “imparati” perché sono dentro ad una certa cultura e vengono tramandati da una generazione all’altra.

Il pregiudizio etnico è trasmesso emotivamente: quando il bambino sente parlare i grandi di una certa etnia, percepisce, facendola sua, anche l’emozione con cui gli appartenenti a quella cultura sono considerati.

Spesso i pregiudizi etnici sono legati alla paura del diverso, dell’estraneo di cui non si ha fiducia, ma possono anche contenere un’emozione di ammirazione, se l’etnia in questione è considerata come un modello di vita migliore e superiore.

Mentre il “pregiudizio” di per se stesso è un meccanismo innato, utilizzato dal cervello per velocizzare la comprensione di un evento, il pregiudizio etnico è indotto dall’educazione e dall’esperienza: ad esempio, avendo già frequentato degli individui di una certa etnia, quando se ne incontrano altri, la mente ci suggerisce che siano come quelli già noti o di cui abbiamo sentito parlare.

In grafologia il pregiudizio etnico si nota soprattutto nei piccoli filetti ad uncino inseriti prima di scrivere una lettera alta, specialmente nelle aste della “d” e della “t” (pregiudizi religiosi e relativi alla comunicazione).

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