Vergogna: strumento di sottomissione

Chi è onesto non deve temere la falsa rabbia degli approfittatori che, egoisticamente, gli si rivolgono con arroganza e presunzione, fingendo risentimento ed ira per celare il loro comportamento disonesto.

La rabbia è falsa quando è indossata come maschera da chi non vuole prendere le proprie responsabilità: con sincerità noi portiamo fatti concreti per dimostrare, dialogando, quale sia la realtà oggettiva; ma l’interlocutore ci inveisce contro, ci tratta con arroganza, presunzione, ostilità.

Si finge infastidito dalle nostre richieste di chiarezza e coerenza, cerca di farci sentire incapaci, inadeguati, ignoranti. Ma il senso di colpa è puramente personale, solo “io” posso sentirmi in colpa, nessun altro ha questo potere. Se “io” so di essere nel giusto, non devo sentirmi in colpa.

Il “tiranno” spesso ci vive accanto, vuole farci vergognare, perché in tal modo ci sottomette, prima mentalmente e poi, se non basta, anche con la violenza fisica, in modo da consolidare il potere possessivo che vuole avere su di noi.

Allora è importante conoscere e credere consapevolmente in se stessi, è importante rimanere consapevoli della verità per non fornire “ganci” a chi ci succhia la linfa vitale, facendoci sentire inetti al suo confronto. Ma il potere glielo diamo noi, credendo al suo plagio, è da noi, dalla nostra forza, che il parassita trae giovamento, perciò più cerchiamo di allontanarlo e più con gelosia stringe la presa.

Hachiman

L’istinto è donna, la donna è passione, il combattimento è passione, la Dea della Guerra è Kali, la Dea della Guerra è Seckmet, il Dio della Guerra è Ares, è Marte, è Hachiman. Da tutte le loro rappresentazioni traspare sentimento, passione, emozione, calma, serenità. Perché la Divinità guerriera non ha più bisogno di combattere, avendo risolto il conflitto interiore.

Chi è sereno con se stesso e si conosce, non cade nella trappola della provocazione, non ha un ego da difendere, quindi vive sereno, capendo la vera dimensione dei sentimenti di chi lo circonda.

Homo lux: studio e ricerca aldilà dei margini – prof. Sergio Sapetti

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