Un colore ha un effetto differente se è recepito a livello corporeo o introiettato a livello psichico.
Unendo in un’unica applicazione entrambi gli effetti in contemporanea, si possono ottenere delle reazioni globali, utili per ristabilire il benessere, sedare gli stress, risolvere stati ansiosi.
Il colore della luce bianca si ottiene unendo insieme i tre colori primari: rosso, verde, blu.
Bianco = rosso + verde + blu
Se uniamo a due a due questi colori, il nuovo colore che si forma e quello che è rimasto isolato, si dicono fra loro “complementari”.
Giallo = rosso + verde
Ciano = verde + blu
Magenta = rosso + blu
Perciò:
Giallo = complementare al blu
Ciano = complementare al rosso
Magenta = complementare al verde
Su questo principio si basa la miscelazione dei coloranti contenuti nelle cartucce delle stampanti a colori.
La luce bianca filtrata da un prisma si scinde nelle tonalità dell’arcobaleno che, convenzionalmente, sono raggruppati in 7 colori principali: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e viola.
Psicologicamente però la nostra personale interpretazione dei colori è differente da questa realtà scientifica relativa all’elettromagnetismo.
I colori, secondo Ewald Hering, psicologicamente sono accoppiati nel seguente modo:
Unendo insieme gli studi di Hering con la moderna Cromoterapia (che ha un effetto a livello cellulare, grazie allo stimolo elettromagnetico della luce cromatizzata proiettata sul corpo), si sono attualmente ottenuti i seguenti colori complementari:
Perciò in una applicazione di Cromologia, nella quale l’elemento psichico si unisce inscindibilmente all’elemento fisico, sarà questo il concetto da prendere in considerazione, indipendentemente dalla scomposizione elettromagnetica della luce bianca.
Leave a Comment