Nuove poesie: Ciao [a mio padre]

Spiegazione: Fine estate 1963 (lo so perché dopo non fui più messo in carrozzina), mi desto, consapevolizzo che davanti a me ci sono le tende bianche chiuse, fuori c’è la voce di mia madre (sulla mia dx) le tende si muovono, una mano compare, poi le tende si aprono, compare il sorriso di mio padre che mi parla con il tono di voce che si porge ad un bambino. Poi il mio ricordo finisce, fino a questa notte quando ho approfondito ancora ed è comparsa la parola che mi disse: ciao! Allora ho sentito in me ciò che allora sentii e ho cercato, per ore di scriverlo.

ciao

giace immobile nel bianco universo silente

Madre Dea fuori da spazio tempo dono trascende

il sorriso dell’antico sapere si cela

la mano divina volando lo svela

ora la luce porta le parole del vento

il piccolo corpo freme calore sorgente

lo sguardo brillante di luce favilla

e la prima parola di vita distilla

ciao

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