L’Astrologia è uno studio metafisico che mette in 
relazione delle situazioni “trascendenti“, provenienti al di là di questo universo, con delle qualità energetiche “immanenti” proprie di un certo punto, stabilito dall’incrocio del tempo e della materia in un dato istante.
L’Astrologia “moderna” fa riferimento ad un cielo differente da quello attuale, osservabile astronomicamente.
Pur riferendosi a nomi e posizioni di pianeti, stelle, asteroidi ecc. e pur osservandone il moto in modo conforme all’Astrologia scientifica, il “panorama” in cui tali corpi celesti si muovono è riferito ad un cielo antico, che in tanti millenni non ha tenuto conto della precessione degli equinozi.
Apparentemente questa sembrerebbe essere una incongruenza, invece essa è la “vera forza” dell’Astrologia, perché quest’arte, a differenza dell’astronomia, non ha il compito di guardare il cielo, bensì ha quello di analizzare esclusivamente i percorsi di vita sulla terra.
Torniamo indietro a un certo momento storico, ormai perduto nell’oblio dei tempi, in cui alcune civiltà scoprirono e codificarono le caratteristiche essenziali dell’umanità: archetipo paterno, archetipo materno, rapporto con i fratelli, rapporto con i figli, infanzia, adolescenza, maturità, anzianità, vecchiaia, senso del sé, spersonalizzazione ecc.
Questi caratteri psicologici, come spesso avveniva in quelle antiche culture, furono umanizzati e semplificati, mettendo in relazione un aspetto umano con una caratteristica naturale (ad esempio con il comportamento di un animale).
Un altro importante mezzo per applicare l’Astrologia fu quello di riferire il carattere da prendere in considerazione, confrontandolo esattamente con un certo momento storico. Per popoli che vivevano e viaggiavano osservando i cicli della natura (sole, luna, stagioni, equinozi, solstizi ecc.) fu semplice applicare i movimenti dei corpi celesti al carattere delle persone.
Così l’energia “maschile” potente dell’ariete fu ad esempio paragonata a quella della primavera (in cui i simboli fallici sono estremamente presenti: sbocciare delle gemme, fuoriuscita dei germogli, frantumazione dei semi, sbocciare dei fiori ecc.). Così Marte, Dio della Guerra, poteva essere paragonato al governatore ideale dell’Ariete, essendo l’archetipo del maschile potente, irruente, pulsionale, primario, impaziente ecc. Così avvenne per tutti i segni zodiacali e per tutti i loro pianeti governatori (quelli conosciuti all’epoca). Ma il paragone tra il corpo celeste e la costellazione serve solo per delineare un momento, per tutti coloro dotati di saggezza, non vi fu mai la credenza che realmente il pianeta potesse influenzare la persona.
Il Tema Natale è l’architettura delle qualità della vita
Viceversa, dando dignità all’incarnazione umana, si è ritenuto che se un’anima si incarna in un certo istante (primo respiro autonomo), allora, ritenendo che essa proviene da un altro mondo, un universo causale, si studia quali energie ella ha scelto per incarnarsi, in modo da poterne ipotizzare l’esatto percorso di vita che ha progettato di realizzare.
Ovviamente l’energia di un certo momento (ora, data e luogo precisi) è indipendente dalle scelte che l’anima incarnata eseguirà nella vita, studiando un “Tema Natale” non si potrà “prevedere il futuro”, ma si potrà capire il bagaglio di qualità, strategie applicative e conoscenze innate che l’essere, scegliendo di nascere in quel luogo e momento, avrà a disposizione in questa vita.
Queste consociazioni furono studiate e applicate perfettamente, osservando un cielo antico, oggi noi dobbiamo riferire le attuali osservazioni, continuando a rapportarle a quel cielo, perché, ripeto, l’astronomia è solo un supporto per orientare la vita sulla Terra tramite l’osservazione del Cielo, ma non per unire anima-mente-corpo in un tutt’uno iscindibile.
Homo lux: studio e ricerca aldilà dei margini – prof. Sergio Sapetti
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