Predatore si nasce, preda si diventa

“È difficile colpire un bersaglio quando si è finiti in trappola” Michael Connely – Il passaggio.

Ogni istante è caratterizzato da una decisione suggerita dalla volontà (la sede in cui l’anima si esprime) ed elaborata dalla coscienza. Nel momento in cui percepiamo di essere aggrediti, invasi, violati nella nostra sicurezza, sia in senso fisico, sia in senso morale o psichico, possiamo decidere di reagire in due modi:

  • Secondo natura, da predatori
  • Contro natura, da prede

I nostri occhi sono posti in posizione frontale, i nostri antenati si sono evoluti andando a caccia, in branco, inseguendo le prede per decine di chilometri, nella nostra bocca sono presenti i denti canini: la nostra natura è predatrice.

Se ci si comporta da predatori, nel momento dell’aggressione si mantiene questo stato d’animo, capovolgendo i ruoli della situazione.

Il nemico diventa così un’opportunità, una risorsa di energia da conquistare, uno strumento in cui si esaltano le nostre qualità combattive.

Inoltre il nostro spirito è guerriero, ma anche ladro e opportunista, siamo in grado di camuffarci, di apparire innocui, di mimetizzarci, per poter sorprendere le prede, assalendole all’improvviso o sottraendo loro il cibo che hanno conquistato al posto nostro. Essere predatori perciò significa anche dissimulare lo stato d’animo, agendo nel momento e nel contesto più idoneo per dominare la situazione.

Viceversa, se si reagisce da preda, si va contro natura, si accetta la coercizione di chi ha già deciso al posto nostro, si subisce il danno, sperando in una pietà che, chi vuol danneggiarci, non ha a priori.

Ma nel momento del bisogno è solo l’istinto a farci agire, stimolando una risposta all’evento dettata dalla dinamica che noi abbiamo nutrito quotidianamente: se abbiamo dato da “mangiare” al lato aggressivo sarà questo a prendere in noi il sopravvento, se invece abbiamo edulcorato lo spirito combattivo, rendendolo impotente, saremo costretti a subirne le conseguenze.

Non bisogna allenarsi ad essere predatori, lo siamo per natura, basta “essere se stessi”, occorre invece essere consapevoli che una educazione ed una istruzione sbagliate possono annichilire e annullare la forza vitale che è in noi.

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