Lo spirito del cibo

lo-spirito-del-ciboAl di là delle proprietà nutritive dei cibi, vi è una predisposizione a preferire un certo alimento rispetto ad un altro.

Si può utilizzare la relazione attrattiva tra cibo e psiche, se si è  consapevoli di farlo con una “motivazione simbolica”.

Vediamo quali connessioni che vi possono essere in tal senso:

  • Patate (in francese “pomme de terre” = le mele della terra): simboleggiano delle risorse sommerse, ricche di energia, provenienti da un “nuovo mondo”. Simbolicamente sono quindi utili per chi ha bisogno di superare dei periodi di crisi in cui si sente a corto di risorse.
  • Pomodori e peperoni: anch’essi provengono dal “nuovo mondo” ma sono dei frutti ricchi di energia e sono corredati di colori attivi (rosso e giallo). Il loro simbolo è utile per chi deve superare una prova importante entro breve tempo, avendo bisogno di una spinta grintosa e innovativa.
  • Carote e radici in genere: il simbolo della radicazione a terra. Utilizzabili se si ha bisogno di concretezza, fermezza, una certezza stabile su cui basarsi.
  • Mais: il mais è un cereale che porta a maturazione i chicchi in proporzione al quantitativo di luce che li ha irrorati. I semi del mais sono un “concentrato di luce”. Inoltre il mais è stato in grado di diffondersi e addirittura migliorarsi in nuove terre rispetto a quelle originali. Il simbolo del mais (espresso anche dal colore giallo) è la potente estrinsecazione di nuove idee, espresse in nuovi progetti, strategie e opportunità. Lo si può quindi utilizzare per nutrire simbolicamente il proprio “entusiasmo”.
  • Germogli: esprimono l’energia maschile, giovane e virile, di chi si conquista e si apre da solo la strada nella vita.
  • Fragole: sono “falsi-frutti” che invitano ad essere mangiati perché i frutti veri siano dispersi il più lontano possibile nell’ambiente. Vi sono dei momenti in cui per realizzare dei progetti si deve mostrare un aspetto di se stessi ma nello stesso tempo si celano i veri scopi per cui ci si atteggia in un certo modo. Le fragole, con la loro ambiguità, la loro tendenza a conquistare il terreno strisciando nel sottobosco, la loro apparente fragilità (ma i frutti sono durissimi), aiutano a simboleggiare nel nostro interiore questa peculiarità (non per caso alcune donne in gravidanza, cioè in un momento nel quale il loro aspetto esteriore si trasforma e nel loro grembo si cela una nuova vita, hanno “voglia di fragole”).
  • Papaya: il frutto della “balia”, diminuisce la fertilità ma aiuta chi è già nato a crescere e a mantenersi giovane. Utile per chi deve prendersi cura degli altri.

Sono solo pochi esempi semplici e generici, non bisogna “fossilizzarvisi”, è utile che ognuno cerchi nell’ambiente il cibo che meglio rappresenta la dinamica con la quale, in quel momento e in quel contesto, può ottenere risultati positivi e benessere.

Perciò lo stesso prodotto può avere significati differenti per persone diverse o per la stessa persona in epoche diverse. Quando lo si utilizza con questo principio, non si pone l’attenzione sul nutrimento fisico, bensì si riflette sulle caratteristiche simboliche, meditando (masticando) lo “spirito” del cibo.

 

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