La Filosofia è l’amore per la Sapienza. La Sapienza è la Metafisica.
La Metafisica è l’aldilà delle cose fisiche, cioè è “l’Aldilà dei Margini“.
La psiche nella metafisica giunge alla perfezione, unendo il piano fisico, con la volontà e la funzionalità.
La funzione è l’attribuzione di un simbolo per spiegare un concetto.
Ad esempio, come descritto nel libro “Leggere l’anima – Sistema di Grafologia Moderna” la scrittura geroglifica antico egizia era “funzionale”.
La lettera “b” era rappresentata dal simbolo di un piede.
Si immagini un abitante di quell’epoca remota che quotidianamente percorra lunghi percorsi a piedi (scalzo o con dei sandali di cuoio). Il battito del piede sul duro terreno sabbioso è paragonabile al suono “b” (profondo, ottuso, ritmico).
La “b” è la seconda lettera dell’alfabeto (come poi sarà nell’ebraico e nel fenicio: aleph, beth), quindi è associata al numero “2” (dualismo, sistema binario, yin-yang). Indicando la “b” con un piede, si associa il simbolo grafico al suono, e il numero alla funzione: un piede non può camminare da solo, se c’è n’è uno, per “funzionare” occorre anche l’altro.
Quindi con un solo simbolo si spiegano i funzionamenti di più concetti.
Lo stesso, sempre attingendo dal geroglifico egizio, si ha con il simbolo che è utilizzato per le parole “mediche” (medico-medicina): esso rappresenta un “viscere”, perché secondo l’antica medicina naturale (indipendentemente dalla località), per curare il corpo occorre curare i visceri e i visceri bassi (intestini) sono connessi con i visceri alti (encefalo), se uno dei due settori funziona male, ne soffre in modo simile anche l’altro.