Sviluppo Sensibilità

homunculus

“Ogni senso ha la sua memoria” dott.ssa Maria Cavallo (psicopedagogista)

I canali di comunicazione tra corpo e mente sono i seguenti:

  1. Vista
  2. Udito
  3. Olfatto
  4. Gusto
  5. Tatto
  6. Senso propriocettivo (posizione e movimento)
  7. Senso vestibolare (gravità, equilibrio e movimento della testa)
  8. Senso viscerale (sensazioni interne al corpo)
  9. Pallestesia (sensibilità vibratoria)

Le sensazioni provenienti dai suddetti canali sono integrate dal cervello, che, elaborandole, consapevolizza l’intera esperienza.

Tramite il gioco, il bambino impara a muoversi nello spazio, stimolando delle zone cerebrali che, da ragazzo e da adulto, gli saranno utili per l’apprendimento dei concetti astratti.

Ad esempio, gattonando, il bambino sviluppa il movimento crociato degli arti e la convergenza visiva degli occhi. Avvicinandosi ad un muro o passando sotto le gambe di una sedia, il bambino stimola il corpo ad adeguare la sensazione tattile e visiva in base all’avvicinarsi degli ostacoli (senso propriocettivo).

Proviamo a “sentire” il nostro corpo mentre stiamo in piedi. Poi solleviamo una gamba da terra e percepiamo la sensazione che deriva dal cercare di stare in equilibrio su un solo piede: i muscoli avranno una nuova tensione, il corpo tenderà a bilanciare la mancanza di un punto di appoggio, modificando la posizione e la tensione muscolare delle spalle, oltre che della schiena e della gamba. Inoltre, lo sconcerto della posizione anomala, porterà ad accentuare il senso dell’equilibrio (senso vestibolare) e quello delle sensazioni interne al corpo (senso viscerale).

Il bambino si concentra a sentire e muovere il suo corpo in relazione a sensazioni, non ha ancora sviluppato pensieri astratti. Le risposte agli stimoli ambientali sono muscolari e motorie, non mentali.

La consapevolizzazione del dolore è il risultato dell’integrazione tra lo stimolo sensoriale e l’elaborazione mentale con la quale si inserisce la sofferenza nel proprio contesto.

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