Atteggiamento marziale per dissipare impazienza e sfiducia

Quando si va di fretta, la strada si restringe; quando si approfondisce la lentezza, la Via diventa vasta.

“Siamo tutti responsabili della nostra salute e della condotta. La salute fisica ed il benessere mentale debbono sempre essere la priorità più alta nella nostra vita. Quindi l’allenamento nel “quanfa” deve essere un equilibrio costante di addestramento fisico e di studio metafisico, in modo da nutrire sia la vitalità che la virtù.

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Per gli allievi il cui progresso incontra continui ostacoli, si dovrebbe enfatizzare maggiormente lo studio metafisico. Nel fare ciò, si porranno in evidenza il valore della pazienza e quello della diligenza.

Se qualcuno si rivela depresso e mostra un irresistibile impulso di aggressività e di turbamento della tranquillità del cielo o della natura, costui di sicuro si troverà in circostanze estremamente pregiudizievoli.

Questo consiglio attribuisce speciale importanza all’educazione dei giovani che studiano le tradizioni di combattimento. I giovani tendono notoriamente a perdere la pazienza senza motivo. Una mancanza di fiducia in se stessi e le distrazioni attinenti all’ego sono fonte di aggressioni ingiustificate.

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I nemici saranno rapidi nel prendere di mira coloro che si lasciano facilmente adescare dall’ira altrui”.

(tratto da: Bubishi – La Bibbia del Karate – Edizioni Mediterranee – tradotto e commentato da Patrick McCarthy)

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