La tastiera di uno smartphone consente di scrivere velocemente brevi messaggi di testo, con un po’ di allenamento ed apposite tastiere virtuali gestite da moderne applicazioni, si possono raggiungere le 70-80 parole al minuto (velocità riferibili quindi alla stenografia commerciale).
La miglioria deriva soprattutto da due fattori:
- Scorrendo con il dito la sequenza delle lettere da scrivere, l’applicazione calcola la probabilità che sia una determinata parola e invia il suggerimento all’utente, permettendogli di confermare l’input senza dover scrivere le parole lunghe fino alla fine.
- Se si ripetono per alcune volte di seguito le stesse combinazioni di parole, già dalla prima lettera digitata, l’applicazione suggerisce quale parola si dovrebbe scrivere successivamente, permettendone l’inserimento con sole due battute.
Ma il vantaggio di una mentalità stenografica applicata allo smartphone è anche quello di permettere un rapido dialogo, senza doversi necessariamente sentire viva-voce.
Inoltre, come in Stenografia, il dialogo tramite rapida messaggistica resta nella memoria di entrambi gli smartphone, permettendo l’accesso a eventuali dati o concetti che sono stati comunicati (numeri di telefono, orari e luoghi di appuntamento, link a siti da visualizzare e così via). Le chat possono poi essere salvate su cloud (on line) e recuperate integralmente nel caso si debba sostituire smartphone (come avere sempre i vecchi notes con gli appunti a disposizione).
Lo spirito della Stenografia è la brevità e rapidità della comunicazione verbale. Oggi essa viaggia soprattutto on line con chat personali e di gruppo ed è in questo campo che la mentalità dello stenografo può spaziare, scegliendo con disinvoltura quelle “poche parole che manterranno integro l’intero concetto” (multum in parvo), addirittura sostituendole con i simboli delle emoticon.
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