Non sperare di parcheggiare i figli a scuola; d’estate falli crescere nella natura

bambini-in-campagnaCon la fine della scuola molti genitori, soprattutto madri, anziché essere contenti di avere più tempo e tranquillità per condividere la quotidianità con i bambini, entrano in ansia e sperano che in futuro la scuola possa continuare le lezioni più a lungo, così da togliere gravose incombenze alle famiglie.

Prendersi cura dell’orto, innaffiare piante quotidianamente, raccogliere frutta (anche arrampicandosi sugli alberi), giocare alla lotta (rotolandosi nell’erba), mettere a posto la legna per l’inverno, tirare pietre nei fiumi facendole saltare, muoversi in bicicletta, dar da mangiare agli animali, costruire fortezze di sassi e legno da demolire nelle battaglie in cui si tira contro proiettili di terra, ecc. ecc. cinquant’anni fa ce n’erano di cose interessanti da fare in estate da bambini! 

Se oggi i genitori hanno bisogno di parcheggiare i figli a scuola pure d’estate perché non li sanno gestire, è utile che rivedano il loro ruolo, si prendano le dovute responsabilità, siano presenti sul serio nella vita dei figli e tornino a praticare una vita sana in famiglia.

I bambini che rotolano per terra sviluppano l’intelligenza

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