Anna Maria Carena Acino

anna maria carena acinoLa grafologia torinese ha avuto un enorme contributo dalla fervida ed appassionata attività svolta dalla prof.ssa Anna Maria Carena Acino. Laureata in Lettere, fu fin da giovane appassionata di psicologia e grafologia.

Frequentò i corsi del prof. Marchesan, traendo profitto da questo peculiare metodo di studio della grafologia italiana, ma compendiandolo con le idee ed i metodi di altri grandi grafologi del secolo scorso, in particolare del Dr. Jean-Charles Gille-Maisani.

Maisani fu dotato di una mente eclettica e di un eccezionale spirito olistico: fu ingegnere, psichiatra, insegnante di medicina, si dedicò allo studio e al miglioramento delle tecniche di grafologia, fu poliglotto, conoscendo otto lingue differenti, tra cui greco e latino antico.

Altro grande punto di esempio per la didattica della prof.ssa Carena Acino fu lo psicoanalista e scrittore italiano Aldo Carotenuto.

I corsi dell’I.S.F.E.S. (Istituto Superiore Formazione Esperti di Scrittura, diretto con la magistrale coadiuvazione del meticoloso aiuto del marito, prof. Acino) [1] furono il trampolino di lancio per una formazione culturale in grafologia completa ed articolata, comprendendo nel piano di studi anche una formazione di base in psichiatria, neurofisiologia del gesto grafico, ecc.La prof.ssa Carena Acino si mantenne in continuo aggiornamento, ampliando la sfera d’azione della grafologia, estendendola anche alla perizia grafica (i corsi di perizia presso la sua associazione prepararono alcuni fra i più valenti professionisti del settore), alla comparazione fra colore, forma e scrittura (a partire dal test di Lüscher per ampliare la sfera di intervento psicologico con il test di Rorschach) e all’analisi dei disegni dei bambini.

La prof.ssa Carena Acino seppe poi introdurre la grafologia all’Università della Terza Età di Torino, ottenendo un grande successo ed un notevole riscontro di pubblico interessato e “fidelizzato” di anno in anno alle sue lezioni.

Solo i sempre più invalidanti problemi fisici le impedirono di mantenere intensissimo il ritmo di lavoro anche nell’ultimo periodo della sua storica dirigenza; la tonalità appassionata della sua voce ci ha comunque sempre accompagnato, anche a distanza, perché partecipare alle lezioni, frequentare l’associazione, condividere con lei delle collaborazioni professionali, fu una miniera ricca di spunti per migliorare ed ampliare costantemente la nostra preparazione in materia.

L’archivio di conoscenze e di dati che raccolse nella sua lunghissima carriera è immenso, esso è un patrimonio di inestimabile importanza, a noi ora l’onore e l’onere di continuarne l’opera con lo stesso spirito aperto e disponibile ad ogni nuova intuizione che allarghi il campo d’azione della psicologia della scrittura e del colore.

Si ringrazia Daniela Acino (nipote dei coniugi Acino) per l’inestimabile e appassionata collaborazione datami per la divulgazione di questi ricordi.

Homo lux: studio e ricerca aldilà dei margini

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