I segreti della scrittura: lezione 2 – Il numero di codice

i segreti della scrittura lezione 2 il numero di codiceUn ottimo metodo per creare un codice segreto è quello di utilizzare un numero che “sposti” in avanti le lettere delle parole da celare a sguardi indiscreti.

Esempio, si vuole celare la frase: “ci vediamo alle 8”

Ora prendiamo un numero qualsiasi, ad esempio il 3, e spostiamo alfabeticamente in avanti di tre ogni lettera della frase (idem per il numero); per semplicità utilizziamo l’alfabeto italiano, con 21 lettere, ma il metodo è applicabile a qualsiasi alfabeto (Jules Verne lo inserì nel libro “La Jangada”):

  • c + 3 = f
  • i + 3 = n
  • v + 3 = b (se si arriva alla z, si ricomincia da capo)
  • e + 3 = h
  • d + 3 = g
  • i + 3 = n
  • a + 3 = d
  • m + 3 = p
  • 0 + 3 = r
  • a + 3 = d
  • l + 3 = o
  • l + 3 = o
  • e + 3 = h
  • 8 + 3 = 1 (per i numeri si intende la sequenza: 1,2,3,4,5,6,7,8,9,0)

la frase crittografata diventa quindi:

fnbhgndprdooh1

Per decodificare questa scrittura occorre scoprire che si basa sul numero 3, ma per rendere più segreto il codice, si può impostare una sequenza di numeri complessa che solo chi scrive e chi è il destinatario del messaggio posseggono.

Nell’esempio, anziché utilizzare solo il numero 3, si può inserire una sequenza numerica più ampia, come ad esempio 12 ottobre 1492 (data ufficiale della scoperta dell’America) che, sotto forma di codice, diventa: 12101492

  • c + 1 = d
  • i + 2 = m
  • v + 1 = z
  • e + 0 = e
  • d + 1 = e
  • i + 4 = o
  • a + 9 = l
  • m + 2 = o
  • 0 + 1 = p
  • a + 2 = c
  • l + 1 = m
  • l + 0 = l
  • e + 1 = f
  • 8 + 4 = 2

che in crittografia è:

dmzeeolopcmlf2

Questo metodo è utile per scrivere messaggi segreti in codice, ma è di difficile applicazione per ottenere delle password facilmente memorizzabili. Con qualche accorgimento però possiamo farcela lo stesso: ipotizziamo che la password che vorremmo usare sia ad esempio il nostro nome con la data di nascita, es. “Gaetano85”.

Essendo questa di semplice decodificazione da parte di un eventuale impostore, deve essere trasformata in una meno accessibile.

Aggiungiamoci allora sempre una sola lettera o numero, facendola diventare:

  • G+1=H (mantenendo la maiuscola)
  • a+1=b
  • e+1=f
  • t+1=v
  • ecc.

ecco così generata la password: “Hbfubop96” che è di difficile memorizzazione ma di facile realizzazione in caso di necessità.

Approfondimenti:

 

 

Homo lux: studio e ricerca aldilà dei margini – prof. Sergio Sapetti 

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