Kettlebell e Arti Marziali

Sergio Sapetti con Samuele Ferro (esperto campione di Kettlebell)

Kettlebell: uno strumento semplice, già utilizzato dagli atleti dell’antica Grecia ma che grazie ai corpi speciali militari moderni (e al Sambo) è diventato un training ottimo per le arti marziali.

Si tratta di una sfera di ghisa attaccata ad una maniglia che ne permette un maneggio agevole. Traggono origine dai contrappesi delle bilance, utilizzati in Russia e nei paesi orientali. Il nome originale infatti è “Ghiria”, ma poi, data la forma simile ad un “bollitore del the”, negli Stati Uniti e nei paesi anglosassoni è stato introdotto il nuovo nome “Kettlebell”.

Con le Kettlebell si possono eseguire decine di esercizi di pesistica per sviluppare armoniosamente tutto il corpo, mantenendosi forti e sani. Quello che però ci interessa nello specifico è l’importanza fondamentale dell’esercizio “clean and gerk” (esercizio tipico del sollevamento pesi e del Crossfit).

Il clean and gerk con due kettlebell è un esercizio che unisce molti movimenti corporei:

  • In piedi, con gambe leggermente divaricate (simile alla posizione kibadachi , o del cavaliere di ferro, del Karate, eseguita però con baricentro molto alto e poca divaricazione di gambe) si fanno oscillare le Kettlebel fra le gambe, con uno slancio ad altalena che sfrutta il movimento oscillatorio del bacino e l’energia cinetica dei pesi.
  • Sfruttando lo slancio in avanti dato dall’oscillazione, con un colpo di bacino si portano le Kettlebell al torace, tenendo le mani il più possibile a contatto.
  • Trovando una posizione comoda nella quale il pugno non è necessariamente chiuso, perché i pesi sono sostenuti con facilità ed equilibrio dal palmo delle mani, con uno slancio (andando in punta di piedi), si portano le Kettlebel il più in alto possibile, a braccia tese verso l’alto.
  • Dopo un istante, sfruttando la forza di gravità, si accompagnano le Kettlebell verso il basso, chiudendo i pugni mentre si scende, facendole di nuovo oscillare tra le gambe in modo da acquistare nuova energia cinetica per un successivo slancio verso l’alto.

Samuele Ferro ci mostra quali sono le principali fasi nel clean and jerk con due Kettlebell

Quanti di questi movimenti sono fondamentali per allenarsi nel combattimento marziale? Tutti!

Esaminando i principali, possiamo notare subito alcuni tangibili benefici:

  • Il movimento oscillatorio e di slancio del bacino è utile per tutte le percussioni (pugni, gomitate ecc.) ma, per le stesse dinamiche, è anche utile per gli attacchi armati (come nella scherma corta).
  • La posizione con le Kettlebell a livello del torace è l’esatta postura che si adotta per una guardia sicura brevissima distanza:
    • i gomiti proteggono i lati del corpo (pronti a parare colpi al fegato o alla milza, coprendo la zona sottoascellare da eventuali coltellate atte a lesionare le arterie)
    • gli avambracci proteggono la zona centrale alta del corpo (ventre e torace)
    • le mani giunte proteggono gola e viso (proteggono in special modo da eventuali testate o colpi alla carotide)
    • lo slancio verso l’alto, andando in punta di piedi, allena le proiezioni (da judo)
    • la rapida discesa verso il basso e l’oscillazione basculante all’interno delle cosce, allena il rapido spostamento delle braccia verso il basso per proteggere l’inguine e le arterie femorali da eventuali colpi o coltellate
    • l’apertura e chiusura dei pugni a seconda della posizione, allena il riflesso che serve al lottatore ad agire rapidamente da mani aperte (guardia) a mani chiuse (per afferrare o per colpire)
    • tutto il movimento oscillatorio, atto a ridurre al minimo il dispendio energetico, è insito in tutte le Arti Marziali tradizionali
    • l’esecuzione meticolosa di decine di ripetizioni consecutive dell’esercizio, allena la tenacia, la sopportazione dello stress, la ricerca dell’esecuzione migliore per sopportare la lunga fatica.

Le Kettlebell e il Crossfit, sono discipline di ginnastica (pesante) che si sono sviluppate in ambienti militari (marziali) e che quindi sono funzionali al combattimento corpo a corpo con o senza armi.

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