Il fantasma del tatami

Al sedicesimo secondo di questo video in basso a sinistra compare l’immagine di un antico fantasma, sarà lo spirito di un samurai o una falla nella pellicola?!

Il video è un breve filmato in bianco e nero che mostra una tecnica di Judo (ko uchi gari). Probabilmente la pellicola al sedicesimo secondo è stata danneggiata, fatto sta che improvvisamente nell’angolo in basso a sinistra compare in chiaroscuro, con una tonalità rossastra, l’immagine di un viso sofferente.

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La scelta razionale cerca una spiegazione logica, immanente, ma nel profondo si ha anche il desiderio di una presenza trascendente.

La manifestazione sul piano di esistenza terrena ha necessità rispettare le regole di questo universo, perciò sicuramente vi è una causa materiale che determina il fenomeno (qui si ferma la scienza, perché…. ha risolto il mistero).

L’individuo con spirito “sciamanico-animista” dal simbolo casuale (percepito in un certo luogo, in un dato momento, con un particolare stato d’animo) estrae la connessione per l’intangibile.

Il nostro cervello è molto abile ad eseguire rapidamente dei collegamenti che aiutino a percepire dei volti o delle figure umane dalle ombre.

Tratto da “scienze fanpage” valutiamo le potenzialità del nostro cervello: “Nell’encefalo sono presenti la bellezza di 100 miliardi di cellule cerebrali (neuroni) e 100 mila capillari, non è un caso dunque che esso impegni anche il 20 percento dell’intero flusso sanguigno. Le informazioni viaggiano nel cervello alla sorprendente velocità di 430 chilometri orari, e ogni giorno riusciamo a mettere insieme ben 70 mila pensieri. L’attività elettrica del cervello produce dai 20 ai 30 watt di potenza, sufficienti per tenere accesa una lampadina. Infine, il cervello può condizionare in maniera sostanziale il nostro stato di salute; si stima infatti che tra il 50 e il 70 percento delle visite in ospedale per problemi fisici siano in realtà problemi psicologici”.

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Pareidolia, fertili illusioni subcoscienti

 

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